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Il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti e la bonifica della Terra dei Fuochi

Il decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116, noto anche come “Decreto Terra dei Fuochi” è stato convertito, con modificazioni, dalla legge 3 ottobre 2025, n. 147, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 233 del 7 ottobre 2025. Le nuove norme sono entrate in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione.

Il provvedimento reca “disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei Fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi” e si inserisce nel quadro delle politiche nazionali per il rafforzamento della tutela ambientale e della sicurezza del territorio.

Ampliato in sede parlamentare da 12 a 15 articoli, il testo introduce un insieme coordinato di misure penali, amministrative e organizzative i cui obiettivi principali sono: 

  • il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti (con particolare attenzione alla Terra dei Fuochi);
  • la prevenzione dei roghi tossici.

Il provvedimento presenta un chiaro respiro europeo, poiché è coerente con gli obiettivi perseguiti dalla direttiva UE 2024/1203 sulla tutela penale dell’ambiente - che mira a uniformare le normative europee e a rendere più efficace la lotta ai crimini ambientali – e si inserisce nel percorso avviato a seguito della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo del 30 gennaio 2025, che ha richiamato l’Italia alla necessità di rafforzare gli interventi di tutela ambientale e sanitaria nei territori maggiormente esposti.  In particolare, la legge:

  • rafforza il sistema sanzionatorio, 
  • introduce nuovi delitti ambientali, 
  • amplia gli strumenti investigativi 
  • attribuisce agli Enti locali nuove competenze in materia di vigilanza, controllo e sanzioni.

La riforma, pur muovendo da esigenze emergenziali, introduce un sistema integrato di prevenzione, sanzione e coordinamento tra Stato ed Enti locali, che affronta le criticità ambientali sui territori in modo strutturale.

Scopo dell’approfondimento è fornire un quadro sintetico delle innovazioni di maggiore impatto per gli Enti locali, soprattutto quelle derivanti dalle modifiche apportate al d.lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale) e al d.lgs. 285/1992 (Codice della Strada).